Burocrazia italiana

Questura di Verona (per telefono) -Italia- Europa, questa mattina ore 09.30 circa:

“Buongiorno, parla Pinco Pallino, vorrei sapere se è possibile ottenere un duplicato del mio passaporto?”
“Si è possibile”
“Bene!  Non sa come mi sento sollevato perchè ogni volta che devo viaggiare per lavoro…”
“Signore  forse  non  mi sono spiegata bene. Noi le rilasciamo un duplicato del  suo  passaporto  poi  però  uno resta in deposito qui da noi presso la questura  e l’altro rimane con lei per viaggiare, così se dopo essere stato ad  esempio in Israele dovesse andare in Arabia Saudita utilizzando l’altro passaporto non ci saranno problemi”
“Ma  guardi  che  questo  tipo  di intralci diplomatici è da tempo che sono stati archiviati e dimenticati dal 99% dei paesi nel Mondo, si puo’ entrare in Israele con lo stesso passaporto con cui si entra in Egitto, Emirati Arabi e pure Arabia Saudita e nessuno ha mai avuto da ridire. Mi scusi ma a questo  punto  mi sfugge il nesso, se uno dei due passaporti deve rimanere
depositato presso la questura, secondo lei per quale remota ragione io sono venuto qui questa mattina per chiederle un duplicato?”
“Non so cosa dirle signore ognuno ha le sue buone ragioni, in ogni caso la procedura prevede questo e nullaltro”

Ufficio passaporti di una cittadina a nord di Londra -Regno Unito- Europa, 28 Dicembre 2007  (Venerdì di festa) il mio collega di cittadinanza Britannica.

“Buongiorno, è possibile ottenere un duplicato del mio passaporto?”
“Si certo è possibile. In realtà non sarà un duplicato ma gliene rilasciamo uno nuovo e lei tiene anche quello che ha già in uso. Unico documento aggiuntivo che è previsto è una lettera scritta e firmata dall’amministratore  delegato della società per cui lei lavora in cui viene dichiarata la motivazione della sua richiesta per ragioni professionali”
“Ecco qui la lettera, me la sono già fatta preparare! Non sa come mi sento sollevato perchè ogni volta che devo viaggiare per lavoro…”
“Si conosciamo bene il problema ed è per questo che esiste questa possibilità di avere due passaporti per chi viaggia spesso per lavoro”
“Immagino che in questi giorni di festa ci voglia un po’ più di tempo per preparare il mio nuovo passaporto?”
“Le  potrebbe andare bene se sarà pronto tra 4 ore?”

(ovviamente dopo 4 ore il secondo passaporto era pronto per il ritiro)

3 pensieri su “Burocrazia italiana”

  1. e come mai nonostate dutta questa efficienza nel “rilasciare” un duplicato di passaporto hanno poi SEMILIONI DI ALTRI PROBLEMI ben piu’ ridicoli?
    Uno per sempio la regina e il suo reame.

    Pero’ se vogliamo dirla tutta e chiara
    NON E’ CHE SE LA PASSANO MEGLIO DI NOI GLI INGLESI in quanto a sicurezza prima di tutto
    e poverta’ generale poi.

    MA PER PIACERE.!!!!
    NON E’ DI SICURO UN POPOLO CHE PUO’INSEGNARE NULLA A NESSUNO
    IN PASSATO COME NEL PRESENTE
    e per quanto riguarda il passato
    chiunque abbia girato un pochino il Mondo lo sa perfettamente.
    In ogn caso
    assolutamente anche oggi
    nel Mondo
    essere inglesi
    NON E’ ASSOLUTAMENTE UNA BUOAN CREDENZIALE
    certissimamente e’ molto meglio essere ITALIANI.

  2. beh, niente da ridire sull’efficienza della nostra burocrazia… è quello che è

    ma per quanto riguarda la duplicazione del passaporto beh, io mi trovo proprio nella situazione di doverlo duplicare non perchè ne voglio portare due (me sembra anche ‘ambiguo’) ma perchè avendo un timbro israeliano sopra, ora non posso + entrare in alcuni paesi arabi (che ho invece scoperto, e che vorrei visitare).

    Per cui sulle motivazioni e modalità del rilascio del duplicato effettivamente non mi sembrano così assurde

    1. Verissimo, in Italia alla fine si sta benissimo, meglio che negli altri paesi.
      In effetti che senso ha guardare all’estero quando tutto quello che ci piace è qui a portata di mano…

      Forse gli inglesi non stanno meglio di noi, ma il duplicato del passaporto lo possono ottenere ed in tempi rapidi.

      Credo che l’atteggiamento più costruttivo per migliorare questo tempio di efficienza chiamato “burocrazia italiana” non sia quello di chiudere gli occhi e stigmatizzare quanto ci sia di meglio intorno a noi ma di guardare, riflettere e prendere esempio.

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