Gestite un sito, pagate profumatamente il vostro provider, però ogni tanto vi capita ancora di vedere quell’orrendo Errore 500 sull’home page del vostro sito web?
Ho scoperto con piacere una cosa che probabilmente è l’acqua calda per molti geek: come monitorare in continuazione i down di un sito, per tenere traccia degli eventuali momenti in cui questo è irraggiungibile per problemi di server.

Il sito Pingdom offre uno screening dell’uptime – tempo in attività: l’intervallo di tempo in cui un sistema è stato ininterrottamente funzionante – dei siti, e l’iscrizione gratuita permette di monitorare un sito gratuitamente; questo è più che sufficiente se noi abbiamo un solo sito vitale per la nostra attività; se vogliamo monitorare lo stato di più siti possiamo comunque pagare per l’iscrizione premium – Basic o Business – a monitorare fino a 30 siti contemporaneamente.
Il servizio è configurabile in modo da avvisarci se avvengono downtime troppo prolungati, via email ma anche via SMS o Twitter!
Il monitoraggio dello stato del sito web avviene contemporaneamente da diverse località geografiche, in maniera tale da fugare eventuali dubbi sulla possibilità che l’errore non dipenda dal nostro server.

Anche io ho configurato il monitoraggio, e per ora ho anche messo un link nel footer del blog per avere una scorciatoia veloce e – perché no? – far vedere anche ai visitatori curiosi lo stato nel tempo del server che mi ospita.

Anche il sito UpTime Robot – messo in piedi da Umut Muhaddisoglu e Daniel Rimille, due sviluppatori/grafici – offre un servizio gratuito per monitorare addirittura fino a 50 siti web, andando a vedere ogni 5 minuti lo stato del sito.
Quando il robot incontra deggli errori 400 o 500 – che indicano che il sito non si carica – effettua ulteriori check nei successivi 3 minuti per assicurarsi dell’effettivo stato di down del sito: in caso “positivo” manda un messaggio di allerta via SMS oppure via email (e presto anche tramite Twitter).

link: Pingdom , Uptime Robot