Giorni di ghiaccio – Agosto 2008, la tragedia del K2

“Avevo il 43 di scarpe, adesso ho il 35”.

Così Marco Confortola, con autoironia feroce, sintetizza la sua disgrazia, cioè l’amputazione delle dita dei piedi in seguito al congelamento patito nel tentativo di scalare il K2.
Ma a lui andò ancora bene, perché in quella disavventura 11 suoi compagni persero la vita, tra i ghiacci e le tempeste della montagna.
E’ quasi un instant book questo libro per uomini duri, che racconta cosa avvenne davvero sulla montagna maledetta.

Un’esigenza di spiegare come ci si può perdere e morire, o continuare a vivere menomati, su uno dei tanti “ottomila” che uno scalatore come Confortola affronta con perizia, allenamento e volontà di chi tra le montagne di Valfurva è nato.
Certo, la ragione del libro è quella di rispondere alle mille polemiche e alle accuse che seguirono quella tremenda disgrazia. Ma c’è anche la paura e l’amore per la montagna di un “cacciatore di 8000” che, questa volta con gli scarponi di numero 35, si prepara a rilanciare la sfida.

Giorni di ghiaccio – Agosto 2008, la tragedia del K2

Marco Confortola

Baldini Castoldi Dalai, 140 pagine

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