Archivi categoria: Lavoro, arti grafiche

Al lavoro nella prestampa e arti grafiche

Il buttafuori tipografico

Il buttafuori tipografico è quella misura per cui le pagine di una pubblicazione vengono spostate verso l’interno o l’esterno, per sopperire allo spostamento dovuto allo spessore dei fogli che si sormontano; viene usato soprattutto per confezioni a punto metallico, ma comunque può essere usato anche in brossure.
Calcolare il buttafuori, magari da usare in programmi di imposition come Preps, è relativamente semplice…

Se abbiamo a disposizione un calibro, possiamo prima di tutto misurare lo spessore della carta; altrimenti, conoscendone la grammatura, possiamo ricavare una stima approssimativa dello spessore dividendo per il valore della grammatura per 1000.
Conoscendo il numero di pagine della nostra pubblicazione, possiamo ora eseguire il semplice calcolo per calcolare lo spessore della carta:
Numero di pagine × Spessore carta ÷ 4.

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Lo studio di settore non prova l’evasione fiscale

Come scampare agli studi di settore?

Gli studi di settore non saranno più un criterio certo sulla cui base l’Agenzia delle Entrate potrà emettere la cartella di accertamento fiscale sulla presunzione che lo spostamento dai binari dei parametri di reddito, introdotti con la legge finanziaria del 1996, nasconda evasione fiscale.
Lo dice la Cassazione con le sentenze 26635, 26636, 26637 e 26638 depositate venerdì 18 dicembre 2009 destinate a rimescolare le carte – a favore del contribuente – nella creazione della prova nelle cause giudiziarie con il fisco.

Da adesso in avanti gli studi di settore, anche se scaturiti dalla collaborazione con le categorie interessate, sono da considerarsi solamente “una elaborazione statistica, il cui frutto è una ipotesi probabilistica che, per quanto seriamente approssimata, può solo costituire una presunzione semplice”.

D’ora in poi sono perciò da considerarsi senza valore gli accertamenti fiscali che si basano solamente sulle indicazioni provenienti dagli studi di settore. Anche nelle cause con il fisco la prova si formerà in sede di dibattimento, e il contribuente avrà “la più ampia facoltà di prova” per contestare “l’applicabilità degli standard al caso concreto”.

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studi di settore.

La stampa in bianca e volta in voltura

L’esecuzione di alcune tipologie di stampati diviene più economica e veloce se vengono adottate macchine pluricolori dotate di un particolare cilindro di trasferimento, dal diametro maggiorato, che rende possibile la stampa su ambo i lati del foglio in un unico passaggio. Il cuore di queste linee è denominato “gruppo di voltura”.

La necessità di eseguire comesse in tempi sempre più stretti talvolta porta a commettere imprecisioni che rischiano di compromettere la qualità del lavoro. Un esempio pratico, se la tempistica di esecuzione di un lavoro impedisce di attendere la totale essiccazione dei fogli stampati in bianca prima di procedere con la stampa della volta, vi è il serio pericolo di rovinare il lavoro con eventuali effetti di controstampa o di sfregamento dell’inchiostro ancora fresco. In questo caso l’adozione di una linea di stampa studiata appositamente per ovviare a questi problemi diviene un investimento da prendere in considerazione.

Tra l’altro, oltre all’allungamento dei tempi di produzione, la stampa della bianca della volta con due passaggi in macchina comporta un aumento dei costi ed è spesso causa idi difetti di registro, tra una facciata e l’altra, originato della possibile variazione dimensionale del foglio.
La soluzione si potrebbe presentare con la scelta di una macchina offset per la stampa in bianca e volta in un unico passaggio.

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bianca e volta.

Dati obbligatori sui siti web

Dopo l’obbligatorietà nel segnalare la partita IVA (preferibilmente) sulla home page dei siti web di soggetti che ce l’hanno, ecco un’altra novità sulle indicazioni obbligatorie da inserire nei siti internet per le aziende, in particolare le società:

(Art. 42 L. 88/2009)
La Legge Comunitaria 2008 ha modificato l’art. 2250 del codice civile imponendo alle S.p.a., alle S.r.l. e alle S.a.p.a. l’obbligo di inserire nel proprio sito web i dati sociali seguenti:

  1. la sede della società di iscrizione;
  2. il capitale sociale versato e quale risulta esistente dall’ultimo bilancio;
  3. lo stato di liquidazione e la presenza dell’unico socio, ove esistenti.

Inoltre, integrando l’art. 2630 del codice civile, ha disposto la sanzione pecuniaria amministrativa da € 206 ad € 2.065 in caso di mancata osservanza di tali obblighi.

Non bisogna infine dimenticare che chi ha un sito internet con un modulo qualsiasi – che serva a raccogliere qualsiasi dato di un utente – deve implementare una informativa sulla privacy, obbligatoria ai sensi dell’art. 161 del D.Lgs. 196/03.

L’omessa o inidonea informativa, infatti, è sanzionata dall’art. 161 del Codice con una multa che va da un minimo di 6.000 a un massimo di 36.000 euro.

Come calcolare la copertura di inchiostro di una stampa?

Può essere utile sapere che percentuale di colore abbiamo in una immagine (inchiostrazione, o copertura), specialmente in quei casi in cui abbiamo una stampante digitale e sappiamo per esempio che il costo copia di un A4 con copertura del 5% è di X euro, e quindi vogliamo capire cosa spendiamo ogni volta che stampiamo quella “fotografia ricca di fondini e colori”.

Per conoscere la copertura di inchiostro in un’immagine, premesso di avere un’immagine in CMYK, usando Photoshop procediamo in questo modo…

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