Archivi categoria: Scienze

Scoperto anche il doping del corridore

Nel campo del doping esistono sostanze, come gli tiroidi anabolizzanti, in grado di aumentare la massa muscolare e di migliorare così la potenza e la velocità degli atleti, non esiste un analogo per le prove di resistenza (se si eccettua l’eritropoietina che consente un migliore sfruttamento dell’ossigeno.)Ora però è arrivato l’annuncio di un gruppo di ricercatori guidati da Ronald Evans del Salk Institute che, studiando possibili farmaci per i disturbi metabolici, hanno trovato due molecole che forniscono ai topi la capacità di resistere oltre i normali limiti della fatica.

Entrambi i farmaci, somministrati per via orale, agiscoono riprogrammando geneticamente le fibre muscolari in modo che esse possano utilizzare meglio l’energia e contrarsi ripetutamente senza fatica.

“Quando abbiamo sottoposto i topi a un leggero allenamento fisico quotidiano, tutti, sia quelli che avevano assunto il farmaco AICAR sia quelli che non l’avevano assunto – mostravano una incredibile capacità di corsa. Ma quelli che avevano assunto il farmaco potevano andare avanti per un’ora in più”, ha commentato Evans.

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Il biodiesel verrà dalle alghe

Con il petrolio alle stelle, la mobilità del futuro sarà sempre più affidata a fonti di energia alternative, tra cui anche i biocarburanti. L’ultima novità, a riguardo, è la possibilità di ricavare combustibile dalle alghe. Ma questa volta anche l’Italia è all’avanguardia. Le ultime società a investire nell’estrazione di biocarburanti dalle alghe sono state Inventure Chemical e Seambiotic.

Il sistema appare complesso ma ingegnoso: nel caso dell’impianto sperimentale costruito in Israele, le alghe sono coltivate sfruttando le emissioni di una vicina centrale elettrica alimentata a carbone. In sostanza la materia prima utilizzata per produrre carburante viene generata dall’inquinamento prodotto da un’altra struttura, in una logica di riciclo integrale.Per ora si tratta di sperimentazioni, tuttavia sembra che le prospettive di sviluppo, per quanto lente, siano concrete, tanto che intorno a questa forme di produzione è nata un’associazione, la Algal Biomass Organization.

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Chi dorme bene non si ammala di diabete

La soppressione del sonno profondo, quello durante il quale l’elettroencefalogramma registra una netta prevalenza di onde lente, interferisce con la capacità dell’organismo di regolare i livelli di glucosio nel sangue e aumenta il rischio di sviluppare un diabete di tipo 2.

È quanto risulta da una ricerca condotta presso l’University of Chicago Medical Center e pubblicata in anteprima on line sul sito dei Proceedings of the National Academy of Science (PNAS).

Il sonno profondo è da sempre considerato quello che dà maggior ristoro all’organismo, ma finora non si era riusciti a dimostrare quale fosse il suo specifico influsso sul benessere fisico dell’organismo. Lo studio appena pubblicato mostra che già dopo tre soli giorni di soppressione selettiva del sonno a onde lente i soggetti diventano meno sensibili all’azione dell’insulina. Per di più, all’aumentato fabbisogno di insulina, non corrisponde una maggiore secrezione dell’ormone da parte del pancreas. La diminuzione della sensibilità all’insulina è pari a circa il 25%, ed è comparabile a quella che si ha in seguito a un aumento ponderale fra i 10 e i 15 chilogrammi.

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La sporcizia fa bene ai bambini?

Nei bambini, fino al terzo anno di età, l’esposizione all’endotossina, una sostanza tossica prodotta da alcuni tipi di batteri, può ridurre rischio di sviluppare una forma di eczema allergico nelle età successive.
è quanto è emerso da un intervento nel corso della conferenza internazionale organizzata dall’American Thoracic Society che si tiene in questi giorni a San Francisco.

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