Oftalmologia: i vari problemi e disturbi degli occhi

Gli occhi sono l’organo di senso più importante è anche uno dei più delicati; dovrebbero essere al centro di sacre attenzioni, ne andrebbe verificata periodicamente la funzionalità e, quando si arrossano così irritano, bisognerebbe sempre dedicare loro le opportune cure.
Con l’avanzare dell’età poi sarebbe opportuno qualche controllo in più.

Eppure nonostante la crescente consapevolezza, per molte persone disturbi e difetti visivi continuano a rappresentare un problema; nel complesso ci vediamo poco e spesso non sappiamo come curarci in modo corretto.

La situazione è migliorata negli ultimi anni, ma siamo ben lontani dalla meta: secondo le ultime indagini il 71,2% degli italiani sopra i quarant’anni soffre di almeno uno dei più comuni difetti visivi: presbiopia, miopia, astigmatismo, il ipermetropia. Di questi la metà circa soffre di presbiopia, c’è la difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti vicini. Ma il problema più scottante è dove gli italiani trovano informazioni sulla salute dei gli occhi: la prima fonte è passa parola che ne il 44% dei casi era che l’unico strumento per la scelta degli occhiali; segue il consiglio dell’ottico, con il 30%, o di altri specialisti, al 22%.

Vedere non è semplice, ma complicato

Sembra la cosa più naturale del mondo eppure è un fenomeno molto complesso: ogni volta che apriamo gli occhi si attiva un processo molto sofisticato che coinvolge l’occhio e diverse aree del cervello. All’occhio arrivano gli stimoli visivi dall’esterno sottoforma di radiazioni luminose.
Tutto inizia nella cornea, una grande l’ente che riveste la parte esterna dell’occhio. Le immagini la attraversano, passano per la pupilla e raggiungono la parte interna dell’organo. Attraverso una seconda l’ente, detta cristallino, giungono alla retina. è qui che le radiazioni luminose vengono captate da cellule fotorecettrici, chiamati coni e bastoncelli. Picconi sono specializzati nella lettura dei colori, e bastoncelli sono invece dedicati alla lettura delle forme.

A questo punto le cellule nervose della retina traducono gli stimoli captati da coni e bastoncelli in impulsi elettrici e, attraverso il nervo ottico, le informazioni vengono portate il cervello dove l’immagine prende forma.
Quindi, il processo è molto complesso e delicato. Per questo quando sono sottoposti a stress, vuoi per la presenza di agenti esterni come polveri, pollini o altro, oppure per un uso eccessivo, gli occhi cominciano a segnalare l’esistenza di un problema attraverso arrossamenti, irritazioni, prurito. Sintomi che sono come le spie del cruscotto di un’auto: si accendono solo quando qualcosa non funziona bene e ignorarli e dannoso e può anche essere pericoloso.

L'Occhio, le sue Malattie e le sue Cure
Quest’opera, formata da due volumi, descrive in maniera semplice e chiara l’occhio, il suo sviluppo, i suoi difetti e le sue malattie; presenta l’igiene oculare, la protezione dalle radiazioni tossiche e spiega come usare le lenti a contatto, gli occhiali da sole, e tratta tanti altri aspetti utili a mantenere l’organo della vista in buone condizioni.

Piccoli disturbi molto fastidiosi

Sbalzi di temperatura, polveri, eccessivo lavoro al computer, il riverbero del sole sull’acqua o sulla neve, lunghe ore al volante possono mettere alla prova anche gli occhi più resistenti.
In gergo si chiama affaticamento visivo: gli occhi bruciano le prendono, la vista è offuscata e a volte le immagini si sdoppiano, il globo oculare sembra pesante. Succede spesso dopo otto ore al computer, ma può derivare anche da un difetto di ipermetropia che indica uno sforzo esagerato dei muscoli per mettere a fuoco, oppure da una scarsa capacità di convergenza degli occhi.

Al di là della causa, a provocare l’affaticamento visivo e lo stress continuato al quale sono sottoposti gli occhi: ciò impegna sensibilmente i muscoli interni e quelli esterni. Non a caso colpisce anche chi non ha problemi visivi. Fondamentalmente in queste situazioni interrompere la fonte dello stress e lasciare riposare gli occhi è la cosa migliore da fare.

Un altro disturbo, molto fastidioso, è il cosiddetto occhio secco. Si verifica quando c’è uno squilibrio tra la parte acquosa e quella grassa delle lacrime. I suoi sintomi sono: sensazione di corpo estraneo nell’occhio, bruciore, fotofobia (fastidio alla luce), sensazione di occhio bagnato, prurito, dolore al risveglio.

Spesso la percezione dei sintomi si aggrava in presenza di vento e di caldo secco, fumo, aria condizionata, eccessivo riscaldamento dell’ambiente. I disturbi si accentuano anche davanti al monitor: lavorare al computer per molto tempo fa diminuire la frequenza dei battiti delle palpebre, e di conseguenza la diffusione delle lacrime, cioè l’umidificazione della superficie dell’occhio. Il deficit lacrimale può essere favorito da alcuni farmaci o dall’uso di lenti a contatto: quest’ultime riducono lo si generazione della cornea perché è meno a contatto con le lacrime, e questo può diventare un problema per chi ha un’insufficienza lacrimale.
In questi casi si deve ricorrere alle lacrime artificiali cioè il collirio. In commercio ne esistono molti e la cosa migliore è farsi consigliare dal medico o dal farmacista.

Quando invece l’occhio diventa rosso intenso in un solo settore, senza dare fastidio, significa che sia rotto un capillare della congiuntiva, con fuoriuscita di sangue. Il suo riassorbimento richiede qualche giorno è il problema può essere provocato da uno sfregamento energico, o da una particolare e fragilità dei vasi.

Se capita spesso può essere un campanello d’allarme per un problema circolatorio, perciò in questi casi è opportuno eseguire ulteriori accertamenti. Se l’arrossamento accompagnato da altri sintomi come bruciore a dolore può anche essere congiuntivite, un’infiammazione della congiuntiva. Diventa rosso e più spessa, e a volte c’è secrezione di muco.

Le cause possono essere un’infezione batterica o virale, o un’allergia. Le congiuntiviti dovute a virus e batteri sono spesso collegate a raffreddore e ho mal di gola, e sono più frequenti nei bambini e altamente contagiose. I sintomi sono: occhi rossi, prurito, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo o sabbia negli occhi, ipersensibilità alla luce, secrezione acquosa o di muco appiccicoso, bianco o giallo-grigiastro, che durante la notte tende a formare piccole croste agli angoli interni degli occhi.

La terapia varia a seconda della causa: nel caso delle infezioni batteriche e il medico può prescrivere collirio antibiotico; se invece all’origine della congiuntivite c’è un’allergia sarà opportuno anche un trattamento antistaminico.

I problemi del vederci chiaro

Difetti della curvatura della cornea, del cristallino o problemi di conformazione del bulbo sono le cause dei difetti di rifrazione: miopia, presbiopia, ipermetropia e astigmatismo. Posture appropriate, soprattutto davanti al computer, possono aiutare prevenirli.

La miopia è un difetto visivo legato al un’eccessiva forma convessa del cristallino oppure a un allungamento del bulbo oculare: il punto dove convergono i raggi si trova davanti alla retina e non sulla retina. Ciò impedisce di vedere nitidamente gli oggetti distanti, anche se non crea problemi alla visione da vicino. è fondamentale indossare occhiali o lenti a contatto adeguate.

Si parla di ipermetropia quando il bulbo oculare, al contrario di quello che succede con la miopia, è più corto e nella cornea più piatta rispetto alla normale curvatura dell’occhio sano. L’immagine viene messa a fuoco oltre la retina e questo crea il difetto visivo.

La presbiopia invece è un disturbo generalmente legato all’età provocato dall’irrigidimento del cristallino che non riesce più a modificare correttamente la sua forma per mettere a fuoco gli oggetti a seconda della distanza che hanno rispetto agli occhi; ne risulta una difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti vicini.

Nell’astigmatismo della cornea è ovale anziché sferica e i raggi luminosi in queste condizioni vanno a fuoco su due piani diversi tra loro rispetto alla retina. La conseguenza è una difficoltà nel mettere a fuoco le immagini, che appaiono indistinte, schiacciate o distorte.

I pro e i contro delle lenti a contatto

Difficile fare a meno quando si comincia a usarle: ricominciare a indossare qui pesanti occhiali e impensabile. Le lenti a contatto sono ormai di un presidio irrinunciabile per moltissime persone che hanno un difetto visivo (soprattutto miopia, ma anche astigmatismo, presbiopia, miopia e presbiopia associate). Peraltro oggi c’è anche un’ampia possibilità di scelta: si va dalle ormai non più nuovissime lenti gas permeabili o semirigide, a quelle morbide.
Un vasto assortimento che non riguarda soltanto i materiali e la durata (giornaliera o mensile) ma anche la possibilità di portarle durante la notte dormendo.

Comodissime, non ci sono dubbi! Ma non sono esenti da controindicazioni. Da alcuni anni si ipotizza che un loro uso prolungato sia uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di cheratiti microbiche, cioè infezioni della cornea indotte da batteri o da lieviti, come per esempio la candida.

E siccome trattare un’infezione dell’occhio non è mai semplicissimo, possono verificarsi ulcere e menomazioni della vista, quindi la questione non è da prendere alla leggera. I rischi maggiori si corrono con le lenti a contatto morbide, con quelle mensili e settimanali rispetto a quelle giornaliere; e soprattutto, il rischio di infezione è maggiore se si indossano anche durante la notte. Inoltre un grosso ruolo gioca il rispetto dell’igiene.

Un recente studio australiano ha dimostrato che l’uso di detergenti intimatici, cioè quelli in grado di rimuovere la patina proteica dalla lente, riduce l’adesione dei microrganismi patogeni alla lente. Infine, da non trascurare la disinfezione dei contenitori delle lenti, che spesso risultano contaminati senza che ce ne accorgiamo.

Problemi diversi nella terza età

Il problema più simile in assoluto, per quanto riguarda gli occhi, e la cataratta. Il cristallino, che di norma trasparente, diventa opaco e si forma una sorta di macchia bianca all’interno della pupilla che impedisce il passaggio della luce. Dopo i sessant’anni e molto frequente riscontrare opacità del cristallino, ma non sempre sono tali da provocare alterazioni visive. La cataratta vere e proprie invece induce un annebbiamento della visione con riduzione del campo visivo e dell’acuità.

Se l’opacità diventa completa si ha cecità funzionale dell’occhio della pupilla assume il tipico colore grigio della cosiddetta cataratta matura. Non sempre ci si accorge del problema in tempo perché spesso non ci sono deficit e evidenti; per questo è importante, a partire dai cinquant’anni, sottoporsi a visite oculistiche periodiche. Tra le cause ci sono sicuramente fattori ambientali alcune radiazioni UV provocano un trauma cristallino che, se prolungato, comportava cataratta. Ciò spiega l’elevata incidenza di cataratta tra chi adora il sole, ma anche per chi vive ai tropici e tre piloti di aereo.

Altra patologia legata all’età è la degenerazione maculare senile, che si è sottovalutata può portare a cecità parziale o totale. Una ricerca ha stimato che in Italia ci sono più di 700.000 persone affette da degenerazione maculare, e ogni anno i nuovi ammalati sono più di 90.000. Tra gli over 60 con problemi alla vista, uno su quattro e ipovedente e il 15% è completamente cieco a causa di questa malattia.

Il primo sintomo e una visione distorta delio oggetti: le righe dritte sembrano ondulate e distorte; poi si vedono macchie fisse nel centro nei dintorni del campo visivo chiamate scotomi, e si osserva l’alterazione dei colori e di contrasti luminosi. Le cause sono sconosciute e quindi non esiste ancora una terapia mirata. Ciò che si può fare a tenere sotto controllo i fattori di rischio come l’ipertensione arteriosa, il diavete, il colesterolo alto (ipercolesterolemia), le cattive abitudini (fumo).

Negli ultimi anni è stato messo a punto trattamento chirurgico con il laser che però può essere effettuato soltanto su alcuni casi specifici.

Anche il glaucoma è una patologia legata all’età. Quando la pressione interna dell’occhio aumenta si ha una perdita del campo visivo. In condizioni normali l’umore acqueo presente nella camera anteriore dell’occhio viene continuamente da Renato verso il sistema circolatorio, così da mantenere sotto controllo la pressione interna. Se la pressione aumenta le pareti del bulbo ne risentono. Il tessuto che soffre di più è la retina, sia per la delicatezza della sua struttura che per la riduzione dell’afflusso di sangue che ne consegue. Sono proprio le alterazioni della retina a provocare disturbi visivi. Il glaucoma può comparire anche da giovani, ma è molto più frequente dopo i 40 anni. Il trattamento varia a seconda del tipo dello stadio: esistono farmaci che è possono essere prescritti, ma in alternativa bisogna ricorrere a un intervento chirurgico.

Carboidrati e macule

Più pasta integrale, meno bevande zuccherate. Un gruppo di ricercatori statunitensi ha dimostrato che mangiare meno carboidrati raffinati può rallentare la progressione della degenerazione maculare correlata all’età. Lo studio, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha documentato che chi consuma alimenti con elevato indice glicemico, vale a dire pasta, pane, ma soprattutto zucchero e bevande zuccherate, a un rischio superiore di sviluppare la patologia rispetto a chi invece ha introdotto nella propria dieta giornaliera molti alimenti a basso indice glicemico, come pane e pasta integrale, e soprattutto ha messo al bando le bevande zuccherate.

Allenamenti pericolosi

Se siete patiti del sollevamento pesi o comunque amanti della palestra fate attenzione: lo sforzo che si compie nel sollevare pesi potrebbe alla lunga ripercuotersi su gli occhi.

All’origine del danno, secondo uno studio brasiliano, sarebbe l’alternarsi di innalzamenti della pressione all’interno dell’occhio che si verificano durante lo sforzo, aggravati peraltro dalla modalità di trattenere il respiro per qualche secondo al culmine dello sforzo. Secondo i ricercatori un simile esercizio, prolungato nel tempo, può rappresentare un fattore di rischio o di progressione del glaucoma. Quando la pressione intraoculare aumenta a causa di squilibri tra afflusso e deflusso di liquido, si può danneggiare il nervo ottico favorendo il glaucoma.

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Dovremmo lèggere le fiabe per dare beneficio alla nostra vista. Può essere dimostrato che l’immaginazione è di beneficio alla visione e se le fiabe migliorano l’immaginazione, esse miglioreranno anche la vista.
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fonte: Sapere & salute, nov.07

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10 pensieri su “Oftalmologia: i vari problemi e disturbi degli occhi”

  1. da circa ua settimana mi trema la palpebra dx, questo fastidio mi viene circa una volta all’anno soprattuto in primavera.potreste suggerirmi qualche rimedio, e perchè succede? grazie

  2. Le lenti grigie, da sempre consigliate come le migliori per il gioco del golf, sono state indicate come le peggiori rispetto a tutte le altre. È noto, infatti, che il grigio appiattisce l’immagine e viene preferito per la guida della macchina piuttosto che per giocare a golf, mentre le altre tinte, grazie alle differenti percentuali di assorbimento della luce, sono maggiormente apprezzate nei casi di cambio di focalizzazione e concentrazione, come accade in diverse competizioni sportive.

    In particolare hanno eccelso, anche in diverse condizioni metereologiche, le colorazioni Vermillion (tende verso il rosso), Cinnamon (tende verso il verde) e Citrus (tende verso il giallo). Addirittura queste ultime sono state indicate dai più come le lenti più precise nella lettura delle pendenze dei “green”, mentre le Gray davano l’impressione di togliere luminosità e sicurezza nella distanza e profondità.

    Addirittura la Nike, tempo fa, aveva lanciato le lenti a contatto Nike MaxSight, in grado di migliorare le prestazioni visive e di attenuare i fastidiosi disturbi legati all’abbagliamento del sole: disponibili in due cromie, verdastra e ambra (entrambe con filtri UVA e UVB), le prime erano appunto ottime per gli sport praticati sull’erba, come golf, training e corridori. Insomma, sarebbe come indossare occhiali da sole, senza montatura!

    E, per finire questo excursus sulle lenti a contatto e il mondo del golf, verrà forse il giorno in cui sarà possibile usare lenti a contatto con display incorporato, in grado magari di effettuare misure telemetriche e calcolare con precisione millimetrica distanza dalla buca e velocità del vento.

    fonte: http://www.levysoft.it/archivio/2008/09/30/il-golf-e-le-lenti-colorate-come-il-colore-di-una-lente-puo-migliorare-le-prestazioni-di-un-giocatore/

  3. Segnalo un interessante volume dal titolo

    Come Sono Guarito dalla Miopia
    Senza occhiali, lenti a contatto e chirurgia
    come-sono-guarito-miopia.jpg

    Come sono guarito dalla miopia è sicuramente uno dei testi più innovativi nel campo della riabilitazione visiva.
    Tradotto in varie lingue, è seguito con successo da moltissime persone nel mondo.

    Il “defocus retinico” è un sistema sicuro e con solide basi scientifiche, frutto degli studi compiuti negli ultimi cinquant’anni: per questo possiede un’elevata efficacia nella prevenzione e nel progressivo potenziamento della capacità di messa a fuoco sulle varie distanze. Assieme ai fondamentali esercizi di stretching oculare, permette di sciogliere progressivamente le tensioni e i blocchi oculari attraverso un preventivo lavoro di forza, flessibilità e coordinazione dei muscoli estrinseci dell’occhio.

    Nei suoi studi, De Angelis si discosta dal metodo Bates e interviene direttamente sulle cause che generano lo sviluppo della miopia (stress da iperaccomodazione/ vicinanza). La capacità refrattiva dell’occhio, opportunamente stimolata mediante gli esercizi proposti in quest’opera, permette un graduale potenziamento della messa a fuoco, a cui segue il costante miglioramento della vista.

  4. Nuovo intervento anti-cecità: si trapiantano cellule staminali
    La tecnica sperimentale prevede l’impiego di staminali adulte prelevate da donatore cadavere, che verranno coltivate e quindi trapiantate sulla superficie della cornea dei pazienti
    – Arriva dalle cellule staminali uno spiraglio luce per chi vive al buio. Un nuovo intervento chirurgico anti-cecità è all’esame di un team di scienziati scozzesi di Edimburgo e Glasgow, pronti ad avviare uno studio sull’impiego di staminali adulte in una ventina di pazienti con cecità corneale: una condizione che interessa milioni di persone nel mondo, per l’80% anziani.
    “Osserviamo due o tre nuovi casi di cecità corneale ogni mese – calcola Bal Dhillow del Princess Alexandra Eye Pavillon di Edimburgo, coordinatore del trial condotto in sinergia con il Gartnavel General Hospital di Glasgow – Su larga scala si tratta di un grosso problema”, dice.
    La tecnica sperimentale prevede l’impiego di staminali adulte prelevate da donatore cadavere, che verranno coltivate e quindi trapiantate sulla superficie della cornea dei pazienti. Dhillow si dice orgoglioso di prendere parte allo studio, «il primo del genere mai condotto nel mondo», precisa l’esperto. I medici scozzesi sperano di bissare il successo ottenuto in settembre da un’equipe americana.
    In studi condotti dall’università della Pennsylvania, ricorda infatti la Bbc online, pazienti con cecità congenita hanno mostrato significativi miglioramenti della capacità visiva dopo l’iniezione di un gene correttivo negli occhi.
    fonte: http://quotidianonet.ilsole24ore.com/salute/2009/01/19/145332-nuovo_intervento_anti_cecita.shtml

  5. ho una figlia nata con una brutta cicatrice all’occhio sinistro,.. spero nella scienza una possibile cura.
    grazie

  6. Guarire le lesioni della cornea con le staminali del cordone ombelicale: la scoperta arriva dalla University of Cincinnati in Ohio, dove i ricercatori del dipartimento di oftalmologia hanno trapiantato cellule staminali mesenchimali in cavie che avevano problemi di nitidezza nella vista.
    ‘Il trapianto della cornea – afferma Whei-Yang Kao, coordinatore dello studio presentato durante il congresso della American Society of Cell Biology – e’ attualmente l’unica soluzione per restituire trasparenza nella visione a chi ha cicatrici corneali dovute a infezioni, traumi o difetti congeniti. Le donazioni pero’ sono in diminuzione, per cui e’ necessario individuare trattamenti alternativi, uno dei quali potrebbe risiedere nelle staminali del cordone ombelicale’.

    fonte http://salute.aduc.it/notizia/staminali+cordone+chi+ha+problemi+vista_114493.php

  7. Sono sempre anita,
    per quanto riguarda la cicatrice della mia bambina,..(ora ha 7 anni) dopo avere scoperto di quella cicatrice , stata giudicata da parecchi medici congenita e conseguente un’infezione durante la gravidanza, tutti mi hanno detto (e sono stata da uno specialista all’altro per mesi) che non c’era nessuna possibilità di guarigione. Potrei capire in sintesi se invece non e’ corretto e cosa fare per sondare eventuali possibili guarigioni?
    Può funzionare un trapianto (eventualmente a chi si può chiedere?? ), anche se l’occhio nn ha mai visto?
    In che modo e dove si può chiedere informazioni circa le cellule staminali?
    Grazie a chiunque mi potesse aiutare.
    anita

  8. da 3 giorni che ho le lacrime nei occhi,sono gonfi,e al mattino ho le cispe e non vedo molto bene a tratti ,cosa devo fare?

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