Il problema che personalmente ho sempre visto nel vendere un prodotto come un libro – anzi, vorrei dire: qualsiasi prodotto – è che spesso l’acquirente si trova a comprare a “scatola chiusa”; al massimo può trovare opinioni e recensioni, e cercare di capire se quello è il prodotto che fa per lui, e quindi decidere di rischiare i propri soldi e comperarlo, ed infine scoprire veramente se il gioco è valso la candela e se è valsa veramente la pena di spendere quei soldi per quel determinato prodotto.
Sarà capitato anche a voi di comprare qualcosa e restare insoddisfatti perché il prodotto reale differiva dall’idea che ve ne eravate fatti, e dalle vostre aspettative.
Penso che, nel caso dei libri, l’editore/autore potrebbe venire incontro al possibile acquirente – e contemporaneamente anche promuovere con più forza il proprio prodotto editoriale – (rendendo pubbliche) pubblicizzando parti del libro.
Ad esempio: ho un libro da 100 pagine quindi ne pubblico – che so? – 20, alcune contigue fra loro, altre no, in maniera da lasciare all’utente la possibilità di valutare il prodotto e contemporaneamente stimolarne la curiosità per invogliarlo all’acquisto.
Non riesco bene ad immaginare come questa idea potrebbe essere applicata ad altri prodotti…
Sicuramente nel caso di prodotti on-demand, cioè personalizzati per il singolo acquirente, la cosa è molto difficile, perché vorrebbe dire preparare il prodotto personalizzato senza la sicurezza di venderlo: siti web, lavori grafico/creativi, …
Nelle produzioni in serie la cosa si fa già, come nella vendita di automobili: si va in concessionaria, si prova la macchina e poi si decide l’eventuale acquisto. Con i software si distribuiscono le versioni trial o demo, che di solito non permettono di salvare i file. Anche i film fanno vedere spezzoni…
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