Non banche ma individui

Dice Benetazzo:

i grandi interventi di quantitative easing (ovvero il creare denaro dal nulla da parte delle banche centrali per supportare gli interventi di aiuto e salvataggio messi in piedi dai governi occidentali in questi ultimi due anni) non hanno avuto un riverbero diretto nella massa monetaria, in quanto sono stati iniettati dentro i bilanci delle banche in difficoltà e quindi non sono stati oggetto di circolazione monetaria

Infatti quello che mi ha portato a pensare anche Il Mio Capo è che se nell’anno scorso ed in corso il governo avesse dato sgravi fiscali ai singoli – individui ed imprese – anziché andare a foraggiare le casseforti delle banche, il denaro circolante sarebbe ora maggiore, e i singoli ne avrebbero tratto maggior vantaggio.

Perché mai dare soldi ad un intermediario, assieme al compito di distribuire la ricchezza, ma senza realmente vincolarlo a fare ciò? …quando più facilmente si poteva agire direttamente con sgravi d’imposta, andando a migliorare l’economia di ogni singola famiglia in maniera più sicura?

Le banche che hanno avuto il beneficio dei contributi governativi ne hanno tratto vantaggio diretto; poi stava a loro decidere – come al solito – le loro politiche di distribuzione dei prestiti e agevolazione dei fidi.

Il singolo – cittadino o impresa – avrebbe potuto vedersi subito in tasca un piacevole gruzzolo imprevisto con cui avrebbe potuto pagare stipendi, debiti, mutui, ecc.

Paura di evasione fiscale, da parte del Governo?
Questo è un altro discorso! Se il controllo sull’evasione fosse migliore queste paure non ci sarebbero!

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